Piemonte
I vini del Piemonte sono tra i più apprezzati e conosciuti al mondo. Tra quelli più famosi ci sono il Barolo e il Barbaresco, due rossi prodotti con il vitigno Nebbiolo nelle zone delle Langhe. Altri vin importanti sono il Barbera, il Dolcetto, il Gattinara, il Gavi, prodotto con il vitigno Cortese, l'Arneis, l'Asti spumante, ecc.
La storia delle viticoltura in Piemonte
La storia della viticoltura in Piemonte è molto antica. Si ritiene che le prime viti siano state introdotte dai Greci che arrivarono nei porti liguri e si spostarono nell’entroterra. In epoca romana, la viticoltura era già fiorente e si hanno testimonianze di stele funerarie che raffigurano venditori di vino. Con le invasioni barbariche, la viticoltura subì una battuta d'arresto, ma non si estinse. Nel Medioevo, infatti, riprese vigore grazie all’opera dei monaci che coltivarono le vigne nei monasteri e nelle abbazie. In questo periodo si diffuse il vitigno Nebbiolo.
Nei secoli successivi, la viticoltura piemontese si sviluppò nelle colline e si arricchì di numerosi vitigni autoctoni, come il Barbera, il Dolcetto, il Cortese, l’Arneis e molti altri. Nel XIX secolo, la viticoltura piemontese conobbe una fase di crisi a causa della fillossera, un insetto parassita che distrusse molti vigneti in tutta Italia. Per superare il problema, si dovette ricorrere all’innesto delle viti europee su portainnesti americani resistenti al parassita.
Nel XX secolo, la viticoltura piemontese si rinnovò grazie all’introduzione di nuove tecniche di coltivazione e vinificazione, che permisero di ottenere vini di qualità superiore e di fama internazionale. Nel 2014, il paesaggio vitivinicolo del Piemonte fu riconosciuto come patrimonio mondiale dell’UNESCO per il suo valore storico, culturale e ambientale.
Cavour e il Barolo
il Barolo è legato indissolubilmente al nome di Cavour. Il conte, noto per il suo ruolo politico nell’Unità d’Italia, fu anche un appassionato viticoltore e innovatore. Nel 1832, si trasferì nella tenuta di famiglia a Grinzane, dove si dedicò al miglioramento dei vigneti e alla produzione di vini di qualità, con l’aiuto dell’enologo Pier Francesco Staglieno.
Successivamente, si avvalse anche della consulenza di Louis Oudart, un esperto di vini francesi, che introdusse nuove tecniche di vinificazione ispirate ai rossi bordolesi. Il risultato fu un vino rosso secco, di lungo affinamento, capace di evolversi nel tempo e di resistere ai lunghi viaggi: il Barolo.
Il Barolo è un vino prodotto con il vitigno Nebbiolo, coltivato nelle colline delle Langhe, una zona del Piemonte ricca di storia e tradizioni. Il nome deriva dal comune di Barolo, dove si trova il castello che fu residenza della famiglia Falletti, marchesi di Barolo.
Anche la marchesa Giulia Colbert Falletti ebbe un ruolo importante nella storia del Barolo, affidando i suoi vigneti a Oudart e promuovendo il vino nelle corti europee. Dopo la sua morte, nel 1864, lasciò il suo patrimonio all’Opera Pia Barolo, un’istituzione benefica che ancora oggi gestisce i vigneti e la cantina storica.
Il Barolo è considerato uno dei più grandi vini italiani e mondiali, tanto da essere chiamato "il re dei vini e il vino dei re".
I vitigni del Piemonte
Il Piemonte ha circa 48.000 ettari di vigneti, di cui il 60% a bacca nera e il 40% a bacca bianca. Il vitigno più coltivato è la Barbera, con quasi il 30% della superficie vitata, seguito dal Moscato bianco, con il 21%, e dal Dolcetto, con il 13%. Il Nebbiolo, che occupa il 9% della superficie vitata, è il vitigno più prestigioso e dà origine a vini celebri come il Barolo e il Barbaresco.
Tra gli altri vitigni autoctoni a bacca nera, si possono citare la Croatina, la Freisa, la Bonarda, il Grignolino, il Brachetto, il Ruchè, ecc.
Tra i vitigni autoctoni a bacca bianca, spiccano l’Arneis, il Cortese, l’Erbaluce, la Favorita, la Nascetta e il Timorasso. I vitigni internazionali hanno una diffusione limitata in Piemonte, ma sono impiegati soprattutto per la produzione di spumanti con il metodo classico. Tra questi, i più coltivati sono lo Chardonnay, il Pinot nero, il Cabernet Sauvignon e il Merlot.