Perché troviamo rose vicino alle viti?

Perché troviamo rose vicino alle viti?

Passeggiando nel vigneto, a volte notiamo dei cespugli di rose davanti ai filari di vite. Spesso è molto gradevole alla vista, ma ha una funzione ben precisa: avvertire il viticoltore della comparsa dell'oidio, malattia causata da un fungo distruttivo quanto la peronospora. Il roseto essendo più sensibile della vite all'oidio, ne sarà la prima vittima, avvertendo così il viticoltore di un imminente attacco alle sue viti.

In passato veniva data un'altra spiegazione, più folcloristica: il cespuglio di rose piantato alla fine del filare serviva da segnale al cavallo che, vedendolo e di riflesso, si girava per entrare nel filare successivo.

Perché la peronospora può essere fatale per il raccolto?

Meno "famosa" della fillossera, la peronospora è tuttavia il peggior nemico dell'enologo. Si tratta di un fungo, Plasmopara viticola, originario degli Stati Uniti orientali, introdotto in Europa negli anni '70 dell'Ottocento, probabilmente tramite i portainnesti resistenti alla fillossera che sono stati trovati importati dagli Stati Uniti.

Questo piccolo fungo, che ha conquistato il mondo intero, ama particolarmente i climi caldi e umidi: le sue spore germinano in primavera per poi prosperare al ritmo degli acquazzoni e dell'umidità ambientale. Attacca prima le foglie, che si ricoprono di piccole macchie rotonde, poi i rametti, che si attorcigliano, e le bacche diventano marroni.

Generalmente, la muffa provoca uno squilibrio nella pianta e rende difficile la fotosintesi. Gravi attacchi di peronospora possono portare a gravi perdite di raccolto o a una vendemmia malsana. Come la fillossera, la peronospora è una malattia endemica, il che significa che il fungo sverna nelle foglie cadute, infettando i terreni e aspettando il momento giusto per svilupparsi di nuovo. 

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