VINO BIOLOGICO
Il vino biologico è ufficialmente in circolazione da pochissimo tempo (2012). Prima si prendeva in considerazione solo la viticoltura e non la vinificazione. Questo approccio ora significa che nessun trattamento di sintesi e insetticida viene aggiunto alle viti e, di recente, ha proposto di ridurre (molto leggermente) gli input durante la vinificazione. Permette invece l'acidificazione, la disacidificazione, il trattamento termico, l'aggiunta di tannini, l'aggiunta di trucioli di legno, zolfo, lieviti industriali, ecc
VINO BIODINAMICO
Il vino biodinamico spinge ancora oltre l'approccio dei vini biologici. I viticoltori che utilizzano questo metodo cercano di intensificare la vita del suolo in modo che ci sia un migliore scambio tra il suolo e la pianta. Per fare questo, usano preparati a base di erbe che infondono, energizzano o macerano per aiutare la vite a crescere più forte e a svilupparsi meglio (una sorta di trattamento preventivo omeopatico). Usano anche il calendario lunare in modo che la pianta, il suolo e le influenze lunari si combinino nel miglior modo possibile. Fu un pensatore e filosofo, Rudolf Steiner (1861-1925) a gettare le basi di questo movimento, chiamato anche antroposofia.
Consente l'affinamento e la filtrazione del vino, lo zuccheraggio (aggiunta di zucchero) solo per gli spumanti, ma in compenso l'utilizzo di una minore dose di zolfo rispetto ai vini biologici.
VINO NATURALE
Il vino naturale unisce quindi questi due metodi ma va anche oltre non autorizzando apporti o tecniche volte a modificare il mosto originario, a parte lo zolfo... C'è anche un'altra sezione nei vini naturali ancora più” fino alla fine”, vini senza input o solfiti.
Di seguito è riportato un esempio della differenza tra questi passaggi:
Vini rossi convenzionali Norme UE: 160 mg/litro di zolfo
Vino rosso da Agricoltura Biologica: 100 mg/litro di zolfo
Vino rosso Demeter (biodinamico): 70 mg/litro di zolfo
Vino rosso Associazione Vini Naturali: 30 mg/litro di zolfo