I piatti a base di pesce sono un must della vigilia di Natale e il baccalà fritto regna sovrano. Viene servito, infatti, sia come antipasto che come secondo.
La ricetta prevede che il baccalà venga dissalato, lasciandolo in ammollo in acqua per almeno 24 ore e cambiando spesso l'acqua. Una volta asciugato con la carta assorbente, viene passato nella pastella, un'emulsione di acqua e farina, e poi immerso nell’olio di frittura ben caldo per qualche minuto finché non diventa bello dorato.
Il risultato è un boccone super goloso, croccante fuori e morbido dentro, sapido o ma non troppo e leggermente untuoso. E dunque che vino abbinare con questa bontà?
Baccalà fritto, quale vino scegliere
Il baccalà fritto è un piatto poco strutturato, quindi il vino dovrà andare di pari passo. La scelta migliore in questo caso cade perciò su un vino bianco o rosato, non troppo corposo e importante per non soverchiare il piatto.
Ad esempio, puoi accostare al baccalà fritto il Ribolla Gialla, un bianco con note di erbe e mele e una gradevole mineralità e una buona acidità che lascia la bocca pulita.
Altre ipotesi valide potrebbero essere con il Verdicchio dei Castelli di Jesi, il Vermentino di Toscana o la Falanghina. Un altro abbinamento a colpo sicuro è con lo Chardonnay, alla base dei più grandi Champagne e dei migliori spumanti al mondo, è un vino estremamente versatile.
Se poi vuoi osare... allora non ti resta che optare per i rosati.