L'Aglianico è è un noto vitigno a bacca nera coltivato prevalentemente in Basilicata, e Campania (ma anche Puglia e Molise). Una varietà tardiva, presente dal profilo gustativo molto personale. Di colore rosso rubino, si presenta al palato fruttato, fresco, di corpo, con una buona dose di tannini, che gli permette di maturare a lungo in bottiglia.
Restituisce meravigliosamente nel vino la mineralità del terreno vulcanico in cui solitamente viene allevato. Il segreto di una buona uva aglianico sta in una piacevole maturazione grazie ad una buona dose di calore e sufficiente soleggiamento, con acidi tuttavia freschi e un carattere croccante grazie alle notti fresche.
Aglianico: caratteristiche
L'Aglianico è uno dei vitigni più antichi dell'Italia meridionale, con radici greche (ellenico). Gli acini d'uva si presentano piccoli, con buccia pruinosa e consistente, di colore blu-nera. Questo vitigno dà vita a vini scuri, con tannini vigorosi, e un potenziale di invecchiamento molto lungo (potenziale di invecchiamento di
20 anni). Dall'Aglianico si ottengono ottimi vini novelli, rosati e rossi potenti.
Aglianico: abbinamenti
Questo vino accompagna egregiamente i piatti con tendenza grassa e untuosa, come la selvaggina, gli arrosti, i brasati e gli spezzatini. Da non perdere anche l'abbinamento con salumi e affettati e formaggi piccanti e mediamente stagionati.
Le Denominazioni di Origine più famose: sono Taurasi, Aglianico del Vulture, Castel del Monte, Irpinia, Biferno.
Questo vitigno è considerato tra i primi tre vitigni in Italia, insieme a Nebbiolo e Sangiovese. L'Aglianico è probabilmente la più grande varietà di uve da vino rosso del Mezzogiorno, anche se questa opinione potrebbe non essere pienamente condivisa dai produttori di Nero d'Avola in Sicilia, Negroamaro in Puglia e Carignano in Sardegna.